 
L'imbottigliamento nella moderna tecnica enologica,
è una fase che ha notevolmente influenza sulla stabilità organolettica
e microbica del vino.
Il confezionamento deve salvaguardare dalle ossidazioni e
dagli inquinamenti microbici.
Il solfodosatore denominato Dosasteril, è l'unico accessorio
dell'imbottigliamento in grado di risolvere contemporaneamente
il dosaggio dell'anidride solforosa, i problemi della sterilizzazione
del recipiente e la protezione dall'ossigeno.
In particolare l'attrezzatura effettua
le seguenti operazioni:
-
Evaquazione dell'aria dalla bottiglia sostituendola
con gas inerte. Durante il travaso in bottiglia e in campana,
come nella camera tra tappo e liquido, non si ha assolutamente
contatto del vino con l'ossigeno. In tal modo una comune
imbottigliatrice si trasforma in un impianto protetto.
-
Sterilizzazione del recipiente ottenuta mediante
aggiunta di anidride solforosa in soluzione grazie alla
distribuzione sotto forma di microgocce non nebulizzata
che bagnano completamente le pareti della bottiglia, operando,
in virtù, dell'elevata concentrazione, una totale sterilizzazione.
-
Dosaggio preventivo dell'antisettico. La stessa
dose di anidride solforosa iniettata in bottiglia, si
miscela col vino ottimizzando l'azione antisettica e l'azione
antiossidante.
CARATTERISTICHE TECNICHE
Il Dosasteril è stato concepito secondo
i più razionali criteri tecnici, scegliendo le soluzioni più
semplici e di maggior affidabilità.
L'attrezzatura costituita da un unico blocco, di limitato
ingombro, si affida esclusivamente a materiali nobili ed è
inseribile in linea, prima della riempitrice.
I componenti strutturali sono:
-
Un tubo iniettore, che immette a pressione
sul fondo della bottiglia, gas inerte (CO2 o N), che sostituisce
e spinge verso l'alto l'aria. Questa fuoriesce all'esterno
tramite fori
-
Un ugello microdosatore che immette a pressione
sul fondo della bottiglia sotto forma di microgocce non
nebulizzate che formano un velo antisettico.
-
Una pompa elettronica autoadescante volumetrica
idonea e resistente alla SO2; la portata della pompa è
regolabile da 0 a 2 cc. per pompata.
Tutti i movimenti operativi sono garantiti dalla
presenza di un unico motore, quindi sempre in fase e perfettamente
sincronizzati
Fig. 1 L'aria della bottiglia viene spinta
all'esterno dall'anidride carbonica immessa e dosata da
un tubo iniettore sul fondo della bottiglia
Fig. 2 La bottiglia è completamente riempita con gas
carbonico (o azoto), che sostituisce totalmente l'aria
|
 |
Fig. 3 L'anidride solforosa iniettata sotto
forma di microgocce non nebulizzate, si deposita uniformemente
sulle pareti della bottiglia.
Fig. 4 L'anidride solforosa inumidisce le pareti e
grazie all'elevata concentrazione opera la sterilizzazione
del recipiente, formando un velo antisettico.
|
 |
Fig. 5 La fase di riempimento della bottigli
avviene senza contatto con l'ossigeno, l'anidride carbonica
spinta in campana continua la propria azione protettiva.
Fig. 6 Lo spazio vuoto tra vino e tappo viene occupato
da gas carbonico, l'anidride solforosa si solubilizza
completamente nel vino e non viene dispersa
|
 |
|