La vinificazione è l'operazione più importante
in enologia poiché conduce alla nascita dei vino.
Seguire con attenzione e curare con razionalità
le operazioni tecnologiche della vinificazione consente di
rispettare al massimo l'opera della natura, indirizzandola
ove possibile, verso il miglioramento di alcuni standard qualitativi.
Il rispetto del prodotto e l'esaltazione delle
sue caratteristiche devono perciò essere gli obbiettivi delle
e tecniche di cantina.
La vinificazione in rosso prevede una fermentazione
in presenza delle bucce. La macerazione in particolar modo
consiste nella dissoluzione dei componenti delle bucce nel
mosto e quindi nel vino.
Quattro sono le caratteristiche apportate dalla
macerazione: colore, tannini, costituenti dell'estratto e
aromi.
Per effetto della fermentazione le vinacce
vengono spinte verso l'alto: ai fini d i una corretta conduzione
della Lacerazione occorre quindi provvedere al rimescolamento
periodico delle parti solide e del mosto-vino per conseguire
i seguenti scopi:
-
Evitare l'inacetimento del cappello di
vinacce
-
Omogeneizzare i lieviti in tutta la massa
ossigenandola per una migliore conduzione della fermentazione
-
Uniformare la temperatura
-
Lisciviare le parti solide per estrarre
il colore e i tannini.
Riguardo a quest'ultimo punto risulta, perciò,
evidente l'importanza di disporre di uno strumento capace
di diffondere nella massa il liquido interstiziale che trovandosi
a livello delle vinacce è alla massima concentrazione in tutti
i suoi costituenti. In questo contesto si inserisce l'irroratore
IR300.
L'irroratore grazie al ridotto peso risulta
molto pratico e maneggevole. Presenta la possibilità di essere
applicato su qualsiasi tipo di vasca e di essere alimentato
sia con impianto fisso che con un sistema di tubi mobili.
La pompa effettua una movimentazione soffice
anche in presenza di bucce e vinaccioli e nel contempo offre
una ottima portata necessaria per la buona irrorazione del
capello. Il liquido convogliato nel tubo adduttore dell'irroratore,
non incontra ostacoli grazie alla assoluta mancanza di spigoli
vivi: ciò evita il rischio di intasamento e di lacerazione
delle bucce che possono essere presenti nel flusso.
Procedendo il mosto-vino viene convogliato
assialmente al braccio che sostiene e motorizza il piatto,
spandendosi sullo stesso uniformemente e provocando perciò
la caduta mosto-vino sul cappello con ottimo effetto pioggia.
In questa prima fase de ciclo il piatto compie solamente pochi
giri/minuto, perciò l'aspersione de mosto-vino sul cappello
sottostante è provocata esclusivamente dalla forza inerziale
fornita dalla pompa del circuito.
A questo punto ha inizio il vero e proprio
ciclo di rotazione del piatto che raggiunge un picco massimo
di velocità in corrispondenza della forza centrifuga necessaria
al mosto-vino per bagnare le bucce situate sulla circonferenza
maggiore della vasca di fermentazione.
Il tempo impiegato a raggiungere questo punto
viene contemporaneamente regolato in modo inversamente proporzionale
all'aumento dei raggio di bagnatura. Per mezzo di questa regolazione
e grazie alla successione dei cicli in aumento e in diminuzione
di velocità è possibile bagnare ogni parte del cappello con
la stessa quantità di liquido.
Questo risultato si ottiene anche sfruttando
la particolare inclinazione delle alette inserite sul piatto,
che oltre ad imprimere la necessaria forza centrifuga al liquido,
concentrano lo stesso su una corona di circa 30 cm. Rispetto
al getto del rimontaggio tradizionale con tubo orientato a
mano, l'impatto del liquido sulla buccia è molto più delicato
e ciò non solo riduce la formazione di feccia, ma provoca
anche una lenta percolazione attraverso il cappello ottenendo
una lisciviazione maggiore ed uniforme.
L'effetto ombra provocato dallo sviluppo longitudinale
del piatto è ovviato dalla presenza sullo stesso di appositi
fori che durante il ciclo percolano la necessaria quantità
di liquido.
La possibilità infine di automatizzare completamente
tutto il ciclo permette di gestire interamente la macerazione
a seconda della qualità della materia prima e del prodotto
che si intende ottenere, agendo semplicemente sui tempi e
sulla quantità di mosto-vino rimontata, tenendo conto che
la possibilità di lavorare 24 ore su 24 può ottimizzare il
tempo totale di vinificazione.
RISULTATI
DI LABORATORIO SU PROVE DI VINIFICAZIONE
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